lunedì 10 ottobre 2011

Adesso so dire "ciao"

Forse papà non ci aveva ancora pensato che io parlo. Oppure lo aveva fatto: infondo anche i versi che emetto sono parole...talvolta perfino poetiche. Ma ciò che oggi intendo con "parole" è la capacità di ripetere un suono ascoltato anche senza legarlo a un significato. 
Ciò che facevo prima, invece, era emettere miei inediti e personalissimi versi, senza averne mai prima ascoltati di simili. In queste parole però erano presenti dei significati...a voi il compito e la libertà di decifrarli e di capirmi.  
Ebbene, adesso so dire "ciao", anche se la parola che viene fuori dalla mia bocca e un po' diversa da quella che dicono gli altri. Chi mi sta intorno e mi dice "ciao" sa dirlo esattamente come è scritto, mentre a me, in risposta, esce un "da-da-o", piuttosto che un "de-de-o". 
Il tutto accompagnato con un gesto della mano, questo sì, fatto come si deve: le dita che si aprono e si stringono a pugno, su e giù. "Da-da-o", "de-de-o".

1 commento:

  1. Complimenti Paciocco "ciao" è una parola importantissima: vedrai quanti sorrisi ti regaleranno le persone cui la dirai! Mica è così con tutte le parole. Se poi ci aggiungi anche il gesto della tua manina è sicuro che avrai il mondo ai tuoi piedi. Allora da-da-o anche a te.

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